Si consiglia di eseguire la visita ginecologica post-partum alla fine del puerperio che corrisponde a  quaranta giorni dopo il parto.

Oltre a verificare lo stato di salute generale della neomamma e a ripetere alcuni esami ematochimici si esegue una visita ginecologica con particolare attenzione allo stato del perineo in caso di parto vaginale.

In caso di danni al perineo e perdita di urina potrebbe essere consigliata l’esecuzione di ginnastica riabilitativa per il piano perineale.

Se la visita post-partum risulta nella norma la donna può riprendere l’attività sessuale. Nei primi mesi dopo il parto e fintanto che l’allattamento al seno prosegue spesso, a causa del basso livello di estrogeni, la donna potrebbe soffrire secchezza vaginale e dolore durante i rapporti. Parlare di questi disturbi è fondamentale per decidere insieme al ginecologo la terapia più appropriata.

Di solito durante l’allattamento l’ovulazione e le successive mestruazioni possono ripresentarsi anche dopo parecchi mesi perché la prolattina inibisce il funzionamento delle ovaie. Purtroppo però il ritorno alla fertilità non è prevedibile perchè l’ovulazione si presenta prima del capoparto.

Per evitare una nuova gravidanza, anche in allattamento è consigliabile adottare un sistema contraccettivo sicuro che verrà consigliato dal ginecologo e deciso in accordo con la paziente.